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"Viaggio - Orizzonti, frontiere, generazioni", a Cittadellarte un workshop di fotografia
Nell'ambito del festival artistico-culturale dedicato al tema del viaggio in tutte le sue declinazioni, domenica 1 luglio si terrà un laboratorio fotografico - condotto dal fotogiornalista Giulio Andreini - negli spazi della Fondazione Pistoletto.
Formazione

Il giorno seguente, venerdì 29, la rassegna entrerà nel vivo con un vasto programma di eventi: presentazione di libri, confronti con ospiti d'eccezione, incontri dedicati all'alpinismo e al trekking fotografico, conferenze, laboratori di scrittura e show musicali. Il weekend di "Viaggio" continuerà sabato e domenica sull'onda della varietà dei contenuti delle giornate di apertura (domenica 1 luglio in Piazza Cisterna a Biella è anche previsto un raduno di Harley). Il 12 luglio si concluderà la manifestazione - discorso a parte per le mostre, visitabili fino al 2 settembre - con una presentazione di audiovisivi titolata "Emozioni in viaggio" a cura del Fotoclub Biella.
Il format
Gli incontri tematici si terranno ogni 60 minuti e si articoleranno in 45 minuti di presentazione e in 10 minuti di confronto con il pubblico. Gli appuntamenti di "Viaggio" sono presentati da Marco Berchi, giornalista di viaggio, e Ruggero Poi, educatore - a Cittadellarte Ruggero è nella Direzione Ambienti d'Apprendimento e Scuole, ndr -, in dialogo con i ragazzi di BI young. La musica dal vivo a Palazzo Ferrero, invece, è a cura del Biella Jazz Club.
Il workshop fotografico a Cittadellarte
Nell'ambito del festival, inoltre, è in programma un workshop di fotografia, che verterà sull'archeologia industriale.

La cultura prende vita
"Tre palazzi contigui - si legge nella locandina del festival - e il centro storico di cui sono parte, diventano un unico spazio dove la cultura prende vita. Palazzo Ferrero, Palazzo Gromo Losa e Palazzo La Marmora costituiscono, insieme, il Polo culturale di Biella Piazzo. Ospitano festival, mostre, eventi culturali in spazi senza più confini tra luogo pubblico e dimora privata, aprendo giardini storici e terrazze, facendo da connessione tra la piazza medievale e le corti, tra la strada e la casa museo. Un intreccio di spazi che è anche un mescolarsi di storie. Perché ogni Palazzo ne ha una diversa da raccontare e, insieme, ampliando lo sguardo, queste storie si fondono con quelle della città di Biella e del suo paesaggio naturale e si legano con il distretto tessile di Biella che mette insieme, dalla sua nascita, perizia artigiana, genio imprenditoriale e passione per la qualità. Un progetto di sistema che dialoga con tutto il Biellese e che aspira a contribuire al rilancio della città tutta".