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Sostenibilità in Italia, la tutela ambientale entra ufficialmente in Costituzione
Martedì 8 febbraio è stata approvata dal Parlamento la proposta di legge costituzionale che inserisce la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi fra i principi fondamentali della Costituzione della Repubblica italiana. A questo proposito, sono stati modificati ad hoc gli articoli 9 e 41: ”È un passaggio imprescindibile - ha affermato Roberto Cingolani, ministro della Transizione Ecologica - per il nostro Paese. Questa conquista è fondamentale e ci permette di avere regole ben definite per proteggere il nostro pianeta”.
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“L'iniziativa economica privata - questo il nuovo Articolo 41 - è libera. Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana, alla salute, all'ambiente. La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l'attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali e ambientali”. L'approvazione della proposta di legge costituzionale risulta particolarmente significativa, alla luce del fatto che i primi 12 articoli della Costituzione sono quelli che esprimono i principi fondamentali sui quali poggia la vita e l’organizzazione dello Stato italiano. E per la prima volta è stato inserito - nell'articolo 9 - un riferimento agli animali, al fine di promuovere, favorire e soprattutto garantire le norme necessarie alla loro protezione e tutela. A questo proposito, il provvedimento incide anche direttamente sullo Statuto delle Regioni a statuto speciale e delle Province autonome di Trento e di Bolzano in materia di tutela degli animali; le modifiche introdotte dal Progetto di legge costituzionale approvato stabiliscono inoltre una clausola di salvaguardia per l’applicazione del principio di tutela degli animali negli Statuti speciali delle Regioni Sardegna, Sicilia e Valle d’Aosta e delle Provincie del Trentino-Alto Adige e del Friuli Venezia Giulia.
“Penso che sia - ha dichiarato l'8 febbraio il ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, presente in aula a Montecitorio al momento del voto - una giornata epocale. È giusto che la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi diventi un valore fondante della nostra Repubblica, è un passaggio imprescindibile per un Paese come l’Italia che sta affrontando la propria transizione ecologica. Per le azioni che facciamo oggi e per le conseguenze che ci saranno in futuro sulle prossime generazioni, questa conquista è fondamentale e ci permette di avere regole ben definite per proteggere il nostro pianeta”. Alle sue parole hanno fatto eco quelle dei presidenti dell’ASviS Marcella Mallen e Pierluigi Stefanini: “La riforma rappresenta un cambiamento fondamentale, un passo in avanti - hanno sottolineato - con cui il Paese ha superato un traguardo fondamentale e si incammina in modo ancora più diretto verso l’orizzonte della sostenibilità indicato dall’Agenda 2030. La tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi sono da oggi dei diritti costituzionali, dei principi chiave con cui si garantisce il benessere per i cittadini di oggi e per le future generazioni”.