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Sierra Leone, le ragazze incinte potranno tornare a frequentare la scuola
Arriva un dietrofront positivo dallo Stato dell'Africa Occidentale: non è più in vigore un decreto del 2010 che impediva alle giovani studenti in gravidanza di seguire le lezioni in classe con gli altri coetanei.
Arte e società
Si trattava di un problema ancora più delicato, a fronte degli elevati tassi di maternità infantile che si registrano nello Stato dell'Africa Occidentale; oltrettutto, come sottolineato da Amnesty International, l'educazione sessuale non rientra propriamente tra le priorità nazionali, per usare un eufemismo. La criticità, infatti, è anche alla radice: il fatto che siano numerose le ragazze incinte in piena adolescenza evidenzia una netta criticità educativa e sociale sull'argomento. “A spingere il governo della Sierra Leone a cambiare rotta - ha argomentato Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia - ha contributo la sentenza emessa il 12 dicembre 2019 dalla Corte di Giustizia della Comunità Economica degli Stati dell’Africa occidentale, che aveva dato ragione a un ricorso presentato dall’Ong sierraleonense Wawes, da Equality Now e dall’Istituto per i diritti umani e lo sviluppo in Africa, appoggiato da Amnesty International”. Ora, la situazione torna incerta con il Coronavirus: non è ancora chiaro se l'emergenza Covid-19 porterà alla chiusura delle scuole, ma la speranza è che nemmeno una pandemia possa portare a un dietrofront su un decreto così crudele e insensato.