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Quella stretta relazione fra arte e carta, al Louvre di Abu Dhabi la mostra collettiva "Stories of Paper"
Fino al 24 luglio 2022 è visitabile l'esposizione al museo d'arte e civiltà degli Emirati Arabi che esamina la carta come un materiale comune, fragile e ricco che porta con sé infinite possibilità artistiche. Tra le opere in mostra figura anche "Labirinto e Grande Pozzo", 1969-2022, di Michelangelo Pistoletto.
Arte e società
La mostra, che condurrà con scenografie immersive i visitatori in un viaggio nel tempo in 12 sezioni alla scoperta dei vari modi in cui è stata utilizzata la carta nelle culture globali, è a cura di Xavier Salmon, curatore generale e direttore del Dipartimento di Disegni e Stampe, e Victor Hundsbuckler, curatore del Dipartimento di Disegni e Stampe del Musée du Louvre, con il supporto di Souraya Noujaim, Direttore di Gestione scientifica, curatoriale e delle collezioni al Louvre Abu Dhabi. Stories of Paper propone oltre 100 opere, provenienti da 16 musei, istituzioni culturali e collezioni private; in mostra sono presenti libri, manoscritti, disegni, una riproduzione di una casa e 13 opere d'arte e installazioni contemporanee realizzate con la carta. L'esposizione, ad esempio, ripresenta la celeberrima Kanagawa-oki Nami Ura (La grande onda di Kanagawa) di Katsushika Hokusai, lavori di Antonio Pisanello e Pablo Picasso, insieme a creazioni su carta di Hassan Sharif, Abdullah Al Saadi e Mohammed Kazem, pionieri dell'arte concettuale degli Emirati. Non solo: in mostra è presente anche l'installazione realizzata con sinuosi nastri di cartone ondulato Labirinto e Grande Pozzo (1969–2022 opera unica Cartone ondulato, specchio), di Michelangelo Pistoletto.
Il maestro biellese per la realizzazione dell'installazione ha utilizzato il cartone ondulato, “un materiale umile - si legge nella presentazione dell'opera - che piega e ripiega per creare una strada tortuosa e imprevedibile che ci conduce nel luogo della rivelazione, della conoscenza. Qui non c'è Minotauro né sensazione di essere intrappolato in un labirinto inestricabile, ma piuttosto un vagabondaggio, un vagabondaggio giocoso, protetto da muretti che non ostruiscono la visuale d'insieme. Pochi vicoli ciechi e inversioni a U, il tempo di arrivare al centro dell'installazione, verso un pozzo il cui fondo è uno specchio rotondo (Large Well, 1965). Il percorso conduce così i visitatori all'incontro con se stessi, grazie al riflesso nello specchio”. Da quando Pistoletto ha creato Labyrinths nel 1969, li ha esposti in diverse configurazioni a Pechino (2007), Londra (2011), Parigi (2012) e ora ad Abu Dhabi, dove l'opera assume il suo pieno significato illustrando magistralmente le qualità di carta”. "Stories of Paper - ha affermato Laurence des Cars, Direttore del Musée du Louvre, alla Bahrain News Agency - fonde opere contemporanee provenienti da scene artistiche arabe ed europee, come l'installazione del grande artista italiano Michelangelo Pistoletto, un'opera che conferma l'importanza perpetua della carta per l'umanità".