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"Punto di equilibrio": l'arte in dialogo con l’architettura, la città e il paesaggio
Fino domenica 20 febbraio 2022 è possibile visitare al MAXXI L’Aquila il progetto espositivo curato da Bartolomeo Pietromarchi e Margherita Guccione. La mostra, dedicata a Ettore Spalletti, mette in luce 9 nuove produzioni di artisti internazionali unite a quelle degli autori della Collezione MAXXI Arte, Architettura e Fotografia di cui fa parte anche Michelangelo Pistoletto. "Il punto di equilibrio - così gli organizzatori - è uno statement: ha un significato etico ed estetico, politico e sociale".
Arte e società
Chi sono gli autori delle nuove produzioni in mostra? Elisabetta Benassi, Stefano Cerio, Daniela De Lorenzo, Alberto Garutti, Nunzio, Paolo Pellegrin, Anastasia Potemkina, Alessandro Sciarroni e, come accennato, Ettore Spalletti. Questi artisti si affiancano a quelli della collezione MAXXI Arte, Architettura e Fotografia: Salvatore Arancio, Allora & Calzadilla, Olivo Barbieri, Gabriele Basilico, Alighiero Boetti, Monica Bonvicini, Maurizio Cattelan, Giovanni Chiaramonte, DEMOGO, Yona Friedman, Guido Guidi, Toyo Ito, Hassan Khan, William Kentridge, Bernard Khoury, Maria Lai, Piero Manzoni, MoDus, Juan Muñoz, Giovanni Michelucci, Liliana Moro, Maurizio Nannucci, Walter Niedermayr, Giulio Paolini, Franco Purini e Laura Thermes, Michelangelo Pistoletto, Aldo Rossi, Maurizio Sacripanti, Superstudio e Luca Trevisani. “Le opere - viene specificato nella nota - entrano in punta di piedi, silenziose e con rispetto del luogo, della sua storia passata e recente, e si connettono con il palazzo, l’intera città e il territorio per immaginare altri equilibri tra le forze che governano il mondo”. Una volta conclusa la mostra, un altro appuntamento vedrà indiretto protagonista Michelangelo Pistoletto: sabato 5 marzo alle 16, dopo un intervento della regista Ilaria Freccia, verrà proiettato il documentario La Rivoluzione Siamo Noi, che mette in luce filmati e foto d’epoca fornite da istituzioni, musei, gallerie e collezionisti sul periodo tra la metà degli anni Sessanta e il 1980. Non solo: attraverso una serie di interviste approfondisce pratica e ricerca artistica dei creativi dell'epoca come, ad esempio, il fondatore di Cittadellarte, Marina Abramovic, Joseph Beuys, Alighiero Boetti, Achille Bonito Oliva, Jannis Kounellis, Mario Merz, Pino Pascali, Lia Rumma, Andy Warhol.