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Oggi è la Giornata internazionale dell'ONU per la prevenzione dello sfruttamento dell’ambiente nelle guerre
La ricorrenza, istituita il 5 novembre 2001 dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, si propone di sensibilizzare la società sulle conseguenze dannose prodotte dai conflitti armati sull’ecosistema. "Gli effetti delle guerre sull’ambiente - così l'ONU - vengono troppo spesso trascurati. Non può esistere una pace duratura se vengono distrutte le risorse naturali sui quali si basano i mezzi di sussistenza della popolazione”.
Arte e società
“Le vittime della guerra - si legge in una nota su ONU Italia - sono i soldati e i civili, ma anche le risorse naturali e gli ecosistemi. Gli effetti dei conflitti sull’ambiente vengono troppo spesso trascurati (...). Non può esistere una pace duratura se vengono distrutte le risorse naturali e gli ecosistemi sui quali si basano i mezzi di sussistenza della popolazione”. Le Nazioni Unite mettono inoltre in luce il grave impatto che una guerra può portare a un determinato contesto ambientale: ad esempio rientrano nelle strategie militari l'inquinamento delle risorse idriche, la devastazione dei raccolti e delle foreste e l'uccisione degli animali. Non solo, il controllo delle risorse naturali “è tra i fattori - spiega l'ONU - che scatenano i conflitti”. Questi sono i temi affrontati dal Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP), i cui studi hanno dimostrato che nelle ultime 6 decadi almeno il 40 per cento di tutti i conflitti interni erano connessi allo sfruttamento delle risorse naturali.
Le Nazioni Unite, per far fronte al problema, coordinano sei agenzie e dipartimenti - il Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP), il Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (UNDP), il Programma delle Nazioni Unite per gli Insediamenti Umani (UNHABITAT), l’Ufficio per il Supporto al Consolidamento della Pace (PBSO), il Dipartimento degli Affari Politici (DPA) e il Dipartimento per gli Affari Economici e Sociali (DESA) - per supportare i paesi nel processo di identificazione e prevenzione dei fattori che portano alla distruzione delle risorse naturali in situazioni di guerra, promuovendo inoltre azioni finalizzate alla pace. Il 27 maggio 2016 le Nazioni Unite hanno anche adottato la Risoluzione UNEP/EA.2/Res.15, che “ha riconosciuto - viene infine spiegato nella nota - il ruolo degli ecosistemi integri e delle risorse naturali gestite in modo sostenibile nel ridurre il rischio di conflitti armati e ha ribadito il suo forte impegno per la piena attuazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile elencati nella risoluzione 70/1 dell’Assemblea Generale intitolata Trasformare il nostro mondo: l’agenda del 2030 per lo sviluppo sostenibile”.