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L'accoglienza che divide l'Italia
Domenico Lucano, il sindaco di Riace, è agli arresti domiciliari per un presunto favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Il primo cittadino del comune calabrese, dopo essere stato al centro delle cronache nazionali come simbolo dell'accoglienza, deve far fronte a questa accusa che ha messo in dubbio parte del suo operato. Sentiamo il dovere e il diritto di saperne di più.
Arte e società

Ha suscitato grande stupore che uno dei paladini della rinascita sia al centro di una bufera simile, anche se è il suo modus operandi che avrebbe portato alle accuse e al conseguente arresto.
Di recente, inoltre, si sono tenute iniziative di protesta, dove migliaia di persone hanno manifestato per ottenere (o quantomeno, innestare una sensibilizzazione sociale sulla vicenda) la scarcerazione del sindaco reggino. Nello specifico, proprio nel comune calabrese è andata in scena l'iniziativa, intitolata "Riace non si arresta”: un corteo multi-etnico di circa 5mila persone che ha visto partecipanti da tutta Italia.
Proprio nell'ambito dell'appuntamento di protesta, Lucano ha rivelato, in una lettera rivolta ai manifestanti, di non essere pentito: “Se siamo uniti e restiamo umani - si legge in un estratto del testo - potremmo accarezzare il sogno dell'utopia sociale.

Il gip, dopo aver disposto gli arresti domiciliari, ha sottolineato come non ci sia stato alcun arricchimento personale da parte di Lucano (o delle associazioni che operano in quel contesto e gestiscono le questioni dei migranti), ma ha inquadrato il primo cittadino come una persona che “vive oltre le regole”.
"C'hanno insegnato - cantava Fabrizio De André nel brano 'Nella mia ora di libertà' - la meraviglia/ verso la gente che ruba il pane/ ora sappiamo che è un delitto/ il non rubare quando si ha fame”. L'operato di Lucano è andato oltre le regole? Se sì, è stato per una buona causa? L'ultima parola, naturalmente, spetta alla giustizia italiana, che, per ora, ha trovato il suo colpevole.
Per approfondimenti e per orientarsi e sui fatti, segnaliamo il film “Lontani Vicini”, realizzato nel 2009 dall’Ecomuseo Valle Elvo e Serra e da VideoAstolfoSullaLuna, con il contributo della Città di Biella e il patrocinio della Provincia di Biella. È possibile visionarlo cliccando qui.
Crediti fotografici:
- Foto di copertina di Italia Che Cambia
- Foto in alto a destra di Wikipedia (autore Carlo Troiano)
- Foto in basso a sinistra di Wikipedia (autore "Marcuscalabresus")