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"La rivoluzione siamo noi", il documentario arriva nei cinema italiani
L'opera filmica diretta da Ilaria Freccia mette in luce la vita e il lavoro di artisti - tra i quali figura Michelangelo Pistoletto - negli anni tra il Sessantotto e la fine dei ’70. Il documentario verrà proiettato in numerose sale cinematografiche della nostra penisola: questa sera, alle 21, sarà il turno del cinema Massimo di Torino.
Arte e società
Dopo essere stato proposto su numerose piattaforme online durante il periodo di chiusura dei cinema (a causa delle restrizioni date dalla pandemia), ora il film sarà proiettato in diverse sale della nostra penisola. Dopo essere stato proposto a Firenze al cinema La Compagnia, questa sera sarà visionabile al Cinema Massimo di Torino di Via Giuseppe Verdi, 18. La proiezione comincerà alle ore 21, con la presenza in sala di Ilaria Freccia, Ludovico Pratesi e Paolo Mussat Sartor; modera il talk post proiezione Stefano Francia di Celle, Direttore del Torino Film Festival. L'opera, inoltre, sarà riproposta al cinema del capoluogo piemontese anche il 22 e il 23 giugno alle 18.30, ma anche in altre due sale: nel capoluogo lombardo alla Cineteca Milano Meet (Ex Spazio Oberdan) il 17 giugno alle 21, il 19 giugno alle 17 e il 23 giugno alle 19.15; a Roma, al cinema Nuovo Sacher, il 23 giugno alle 19.15 e il 21 giugno (orario da definire). “La prima opera d’arte che sia mai stata fatta – così Michelangelo Pistoletto in un estratto del film – è quella di un’impronta di una mano su una parete di una caverna. Questa è stata fatta da un’individuo (…). Poi noi vediamo molte mani sulla parete della caverna. Questo è il principio della società. Arte e società: è l’esempio di un’opera d’arte comune. Dunque, l’arte è politica”.