Cosa possiamo
aiutarti a trovare?
Ricerche suggerite

Torna al Journal
La FAO lancia l'allarme: 22 paesi a rischio di insicurezza alimentare acuta
L'Organizzazione per l'alimentazione e l'agricoltura, nell’ambito dell’appello umanitario delle Nazioni unite per il 2020, ha messo in luce l'emergenza fame in una dimensione globale: all’inizio del 2019, secondo il rapporto “2020 Global humanitarian overwiew”, circa 821 milioni di persone nel mondo erano denutrite.
Arte e società
Asvis - Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile - attraverso una nota sul proprio sito - ha riportato l'emergenza sottolineata dalla FAO spiegando come negli ultimi tre anni il numero di persone in condizione di insicurezza alimentare acuta sia stato costantemente superiore a 100 milioni. Un problema acutizzato dall'aumento dei prezzi di alimenti e carburanti, sempre a danno delle fasce di popolazione più fragili. In questa emergenza attuale “la protezione dei mezzi di sussistenza - ha specificato l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura - salva vite umane e contribuisce al rafforzamento della resilienza di fronte a shock futuri”. Come si può portare a termine questo processo? “Fornendo alle popolazioni contributi agricoli - ha argomentato la FAO - come semi, strumenti e fertilizzanti, garantendo alimenti per animali e cure veterinarie e distribuendo attrezzi da pesca, nonché assistenza in denaro che aiuti le persone a soddisfare i bisogni immediati mentre continuano a produrre cibo”. In quest'ottica, si stima che un operato di questa portata richieda un investimento totale di 900 milioni di dollari. “La maggior parte delle persone che si trovano ad affrontare un'insicurezza alimentare acuta a livello globale, a causa di conflitti, impatti dei cambiamenti climatici o vincoli economici - ha concluso il direttore generale della FAO, Qu Dongyu - si affida all'agricoltura per il proprio sostentamento. Dobbiamo fornire loro gli strumenti necessari per far fronte a queste sfide e riprendersi”.