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"La Bandiera della Pace Preventiva", a Reggio Emilia un'opera collettiva a cura di D'Amico e Bassmaji
Il 2 settembre, nella Città del Tricolore, verrà presentato il progetto che si pone come “un esperimento artistico - così i curatori - con grandi significati etici e morali, frutto della creatività di un gruppo di artisti che collaboreranno tra loro seguendo il messaggio di Michelangelo Pistoletto”. L'installazione verrà poi inaugurata il 6 ottobre presso il Circolo Qu4rantan9ve di Reggio Emilia alla presenza di tutti gli artisti e dei curatori.
Arte e società
Il concept e le tecniche
“La Bandiera della Pace Preventiva - così i curatori - è un esperimento artistico con grandi significati etici e morali, la creatività di un gruppo di artisti che collaborano tra loro seguendo il messaggio di Michelangelo Pistoletto, un manifesto che fa riferimento al Terzo Paradiso”. Ogni artista avrà a disposizione un pezzo di stoffa bianca di uguale misura - base 62,5 cm altezza 50 cm - e sarà invitato a realizzare il proprio lavoro creativo dialogando con gli altri. L'obiettivo, a questo proposito, è trovare una formula di interazione tra le diverse opere che successivamente verranno cucite insieme per trasformarsi in una grande bandiera di grandi dimensioni, ossia di 250 x 150 cm. Ogni artista, al momento della consegna del pezzo di stoffa, è informato della propria posizione all'interno della bandiera, in modo da poter comprendere chi è l'artista che si occupa del rettangolo accanto. “Questa informazione - viene specificato nell'abstract - gli permette di dialogare con esso. L'esercizio prevede inoltre un'omogeneizzazione dei lavori: non è consentito a nessun artista di prevalere con il proprio lavoro sugli altri, magari utilizzando colori sgargianti o tecniche troppo appariscenti, in quanto la bandiera è unica e gli artisti collaborano per renderla più omogenea possibile”. Scardinare, innovare e reinventare sono dunque i tre concetti base che guidano gli artisti ad approcciarsi a questo lavoro artistico.

Gli incontri
Il progetto verrà messo in luce il 2 settembre 2023 alle ore 20, durante la Cena dei 5 continenti - serata di incontro e dialogo sull'arte contemporanea con la cucina proposta dallo chef Giancarlo Destro che ha selezionato piatti provenienti da tutto il mondo - a Palazzo Fontanelli Ceretti di via Dante Alighieri 1 a Reggio Emilia, alla presenza dei due curatori Fortunato D'Amico e Giacomo Bassmaji. Ogni artista avrà a disposizione 20 giorni per realizzare il proprio pezzo e successivamente verranno uniti i pezzi in un'unica grande bandiera. Il 6 ottobre l'opera finale verrà inaugurata presso il Circolo Qu4rantan9ve di via Roma 49 a Reggio Emilia, alla presenza di tutti gli artisti e dei curatori, mentre il 14 ottobre alle 18 verrà presentato il libro La formula della creazione di Michelangelo Pistoletto all'Auditorium Credem di via Emilia S. Pietro 6. Il maestro si confronterà con Jean Bassmaji, presidente dell’Associazione Amar Costruire Solidarietà: il loro dialogo, moderato da Fortunato D'Amico, si concentrerà sui temi legati alla Pace Preventiva e su come poter lavorare per la pace, insegnando agli altri, con l’arte e l’impegno collettivo, il raggiungimento di una trasformazione pacifica e consapevole della società.
Il commento di Bassmaji
“Gli artisti che ho selezionato e messo insieme per il nostro progetto grazie al prezioso contributo di Mariaelena Raimondo - così Giacomo - collaboreranno tra loro e seguiranno il messaggio di Pistoletto, in riferimento al Terzo Paradiso e alla mostra ‘La Pace Preventiva’. A tutti i creativi è stato chiesto di lavorare su un pezzo di stoffa cercando di utilizzare tecniche miste, ma in particolare il cucito. Non solo, coloreranno le tele in modo da non prevalere sulle altre, dovrà essere un lavoro omogeneo. Questo è un esperimento nato sulla scia di un altro progetto che ho condotto in Brasile: a Curitiba, infatti, feci lavorare e dialogare collettivamente e armoniosamente 70 artisti per un'opera dedicata al Terzo Paradiso. Credo che - ha concluso - l'artista abbia spesso un'idea innovativa del futuro, ma solo lavorando insieme ad altri si amalgama e arriva a unirsi in una profondità maggiore”.