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“INCONTROLUCE RESIdENCY”, in Trentino un progetto tra memoria, ricordi, sogni ed infanzia
Da venerdì 15 a domenica 17 ottobre 2021 gli spazi interni della Funicolare della Val di Non, situata nella valle nord-occidentale della provincia di Trento, si sono trasformati in spazi di memoria. 'INCONTROLUCE RESIdENCY', il film documentario di Manuel Canelles, artista ed Ambasciatore Rebirth/Terzo Paradiso, ha coinvolto gli spettatori in un viaggio simbolico che unisce due lingue e due territori attraverso memorie e ricordi. Il progetto vede la presenza del tema dell’antenato, del sogno e della memoria ed infine, dell’infanzia.
Arte e società

Luigi Arcangelo Recla ed Emma Depretis, parte del racconto sulla storia di Lucia Andergassen.

Mamadou Dioume insieme ad un partecipante della residenza.
INCONTROLCUE RESIdENCY 2021
Quest’anno il progetto, presentato al pubblico dal 15 al 17 ottobre negli spazi interni della Funicolare della Val di Non, ha affrontato il tema del dialogo tra generazioni future e passate indagando il confine geografico tra l’Alto Adige di Caldaro e l’Alta Val di Non attraverso memorie di geografie esistenziali, permettendo anche ad anziani e a giovani di lavorare insieme sul tema della memoria, dei propri ricordi, delle proprie infanzie. “Sono quindi nati dei lavori molto dispotici - evidenzia l’artista - dove non si andava a lavorare solo sui ricordi, ma era un lavoro molto intimo, molto personale, emergevano infatti elementi importanti, i profumi della nonna, ricordi intimi che sono diventati protagonisti. È interessante come le foto ed i video possano intercettare quei ricordi così intimi, profondi e segreti. Il confine che c’è fra la Val di Non ed il Trentino Alto Adige, inoltre, è molto sentito perché parla di cultura, lingue ed etnie diverse. Abbiamo fatto sentire le storie degli abitanti della Val di Non e del Trentino che hanno raccontato come hanno vissuto questo confine e quali sono state le esperienze anche dei proprio genitori”.

Lucia Andergassen sotto il melo
Il Terzo Paradiso
Il contatto di 'INCONTROLCUE RESIdENCY' con il Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto emerge nella dimensione collettiva, infatti, “quando Pistoletto spiega il simbolo trinamico - afferma l’artista - evidenziando il tema del 'io, tu, noi', mette in luce una tematica cara alla mia arte e a 'INCONTROLCUE RESIdENCY'. Questo progetto rappresenta la dimensione di una memoria collettiva, non più quindi concentrata solo e unicamente sulle memorie individuali. I laboratori del 2020 a tal proposito sono andati in questa direzione: non solo una storia individuale, quella di Lucia, ma un lavoro più allargato dove tutti si potessero riconoscere. Per noi è stato molto importante lavorare sulla condivisione della memoria, il Terzo Paradiso parla del noi, abbiamo quindi messo al centro il ‘noi’ talvolta lavorando anche su temi tesi, perché il tema della memoria e del confine qui in Alto Adige è un tema che ha ancora delle ferite aperte molto forti”. L’obbiettivo è quindi provare a costruire un mondo più equo attraverso la memoria condivisa, ma anche riuscire a ricucire una ferita ed una visione comune attraverso il confronto e “lo scopo del progetto è provare - conclude Manuel Canelles - a ricucire la mela, una specie di operazione chirurgica, ma attraverso l’incontro, una visione comune. Riuscire a trovare dei momenti in cui il simbolo trinamico si svela non tanto e solo come segno fisico, ma il nostro intento è mettere in pratica i suoi valori. Lavorare con ragazzi giovani su questi temi, inoltre, potrà magari permettere loro di essere maggiormente aperti al confronto in un futuro”.