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Il sindaco di Palermo ha concesso la cittadinanza onoraria a Michelangelo Pistoletto
L'artista biellese ha ricevuto la cittadinanza onoraria di Palermo dal sindaco del capoluogo siciliano Leoluca Orlando. Vi proponiamo il discorso di Michelangelo Pistoletto - che si è detto commosso per il riconoscimento - andato in scena durante la cerimonia nel “Salone delle danze” di Palazzo Sant’Elia.
Arte e società
"In questo momento - ha iniziato Pistoletto rivolgendosi ai presenti in sala - sento raccogliersi tanti elementi, tante parti della vita, non solo della mia. Penso al lavoro cominciato a partire dagli anni '50, quando ho iniziato a cercare la mia identità, arrivando alla realizzazione dei quadri specchianti e vedendo lo spettatore e la società entrare dentro la mia opera. Mi sono reso conto che lo specchio è un libro che bisogna imparare a leggere, perché dentro ad esso abbiamo la scrittura dell'intera società di questi tempi.
Allora - ha continuato l'artista biellese - ho cominciato a studiarlo, a ricavare da quella riflessione della realtà gli elementi essenziali per capirla e pian piano ho cominciato ad agire anche per portare quelle cose che comprendevo dallo specchio nella realtà stessa. Questa realtà porta a questo tavolo, che a sua volta è una realtà: infatti siamo tutti presenti qui, in questo momento. Si è discusso, in precedenza, di argomenti che potrebbero essere approfonditi intorno a un tavolo astratto, quadrato, rettangolare, rotondo... ma questo è il 'Tavolo del Mediterraneo' e quindi parlare del Mediterraneo qui, intorno a quest'opera, significa prendere degli impegni seri davanti a noi stessi: siamo tutti testimoni di quello che stiamo vivendo e facendo. Questo è il tavolo della testimonianza, dell'attività a partire dal nostro testimoniare. Siamo quindi testimoni di un impegno che sta proprio nel realizzare, non soltanto teoricamente o idealmente. Questo Mediterraneo oggi è un piccolo esempio di parlamento".
Pistoletto ha poi proseguito il suo intervento spiegando i significati e i valori del Terzo Paradiso soffermandosi sul concetto di trinamica e sulle specifiche del Rebirth Day. Ha concluso, poi, introducendo le tematiche trattate nel suo ultimo libro edito da Chiarelettere "Ominiteismo e Demopraxia”.
Il tavolo "Love Difference" rimarrà a Palazzo Sant’Elia fino al 10 gennaio 2019, con un allestimento curato da Paolo Falcone, direttore artistico della Fondazione Sambuca, che ha avuto in affidamento l’opera.