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I bidoni di mare "mangia-plastica" arrivano in Italia
Nella nostra penisola sono in sperimentazione i "Seadin", innovativi strumenti che aspirano l’acqua trattenendo i rifiuti. Questi bidoni aspira-plastica, inoltre, sono progettati per non arrecare alcun danno alla fauna marina.
Arte e società
È nei pressi dei porti che questi dispositivi, chiamati "Seabin”, agiscono al meglio: necessitando di un collegamento elettrico per operare, non possono essere messi in funzione in mare aperto. In futuro, se il progetto andasse a buon fine, non è escluso che i macchinari si possano attaccare alle boe o alle navi. A questo proposito, si tratta sicuramente di un'iniziativa lodevole, anche se andrebbe verificato l'effettivo funzionamento e la fonte energetica dei bidoni, per constatarne il reale livello di sostenibilità ambientale. Un altro punto a favore, però, riguarda l'impatto con la flora marina: i "Seabin” sono studiati per non danneggiare l'ecosistema.
(Video dal canale YouTube di Seabin Project)
Dopo il successo nelle coste dell'Oceania, la startup è diventata un'iniziativa che ha ricevuto consensi in tutto il mondo. Anche in Italia il progetto non è passato inosservato: la benefit corporation LifeGate ha permesso l'installazione dei bidoni aspiraplastica - in collaborazione con il Seabin project - e ha lanciato nella nostra penisola la campagna "Plastiless”, iniziativa mirata a una sensibilizzazione sociale in merito alla tutela dei mari.
Riuscirà il progetto nato in Australia a pulire le nostre acque? Tecnologie e interventi volti a recuperare plastica pulendo l'ambiente - come i "Seabin" - sono senz'altro buone notizie per l'ecosistema. La vera chiave di volta, però, sarebbe smettere di utilizzare plastica usa e getta: solo così il problema globale della plastica potrebbe essere definitivamente risolto.
Crediti fotografici (immagine di copertina): http://seabinproject.com/