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Fioramonti annuncia: "Dal 2020 la sostenibilità si studierà a scuola"
Il ministro dell'Istruzione ha informato che dal prossimo anno, nei programmi scolastici di ogni ordine e grado, l'ora di educazione civica sarà dedicata alle questione ambientali. Non solo: anche altre materie saranno maggiormente orientate e collegate a questa tematica.
Arte e società
La scuola, dicevamo. Il politico pentastellato ha annunciato che nei programmi didattici di ogni ordine e grado - dai 3 ai 19 anni - dovrà essere insegnata la sostenibilità. La tempistica, per una volta, colpisce in positivo: già il prossimo anno scolastico un'ora alla settimana sarà dedicata al cambiamento climatico. Sono pochi sessanta minuti alla settimana per un problema di questa portata? Forse, anzi, sicuramente. Ma è un passo importante, addirittura un esempio per il mondo intero: “L'Italia - ha dichiarato il ministro al Corriere della Sera - diventerà il prossimo anno il primo Paese al mondo a rendere obbligatorio lo studio del cambiamento climatico e dello sviluppo sostenibile”.
In quest'ottica, Fioramonti ha specificato che sarà attualizzata l'ora di educazione civica, in modo da centrarla sulla sostenibilità e sulla cittadinanza responsabile ispirandosi ai 17 obiettivi di sviluppo sostenibile. Il prossimo passo sarà declinare l'argomento su altre materie, come geografia, scienze e fisica, le quali dovranno collegarsi maggiormente con il topic in questione. Previste, inoltre, tipologie di insegnamento differenti a seconda dell'età degli scolari: per i bambini tra i 6 e gli 11 anni l'idea è di utilizzare il modello pedagogico delle fiabe, magari servendosi di alcuni scritti che mettano in luce, tra le righe, le questioni ambientali. “I docenti delle scuole di I grado - ha inoltre affermato il ministro ai microfoni del New York Times - faranno lezioni più tecniche, mentre gli studenti delle superiori approfondiranno i contenuti dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Il mio scopo è rendere il sistema educativo italiano il primo che mette l'ambiente e la società al centro di tutto ciò che impariamo a scuola”.
Questa novità può rivelarsi una delle mosse decisive per vincere la partita che mette in palio la salvezza del nostro pianeta? Sicuramente la consapevolezza e l'informazione possono essere le prime chiavi per un cambiamento responsabile. Partire dal basso, ma per puntare in alto.