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EXCO 2019, la "Bandiera del mondo" di Pistoletto e Saverese apre la fiera di Roma
Dal 15 al 17 maggio si terrà l'Expo della Cooperazione Internazionale, che si articolerà su tre giorni di conferenze, workshop ed esposizioni con la partecipazione dei principali attori nazionali e internazionali del mondo profit e no profit. Anche l'artista biellese prenderà parte all'incontro: scopriamo tutti i dettagli.
Arte e società
L’Expo della Cooperazione Internazionale prevede 30mila metri quadrati di esposizione per prodotti e servizi e, in quest'ottica, è previsto un ricco programma di seminari, workshop e dibattiti dedicati all’ambito della cooperazione. Gli incontri, inoltre, saranno un'occasione di confronto, volta ad agevolare relazioni e accordi che consentano lo sviluppo di iniziative e progetti, il sostegno degli investimenti e il coordinamento delle strategie sostenibili di intervento nel settore. Quali sono, quindi, gli obiettivi di EXCO? “Offrire alle imprese - si legge nel sito della fiera - nuove opportunità di business; favorire in ambito profit pratiche ispirate ai concetti di Accountability, Reputation e Sustainability; creare una innovativa piattaforma di incontro, confronto e di business tra attori tradizionali e nuovi della cooperazione internazionale. EXCO2019 sarà anche l'occasione per condividere buone pratiche, creare sistemi e sinergie, far emergere e conoscere capacità e potenzialità e agevolare future collaborazioni e partenariati nel quadro di una Cooperazione Decentrata Territoriale”.

Angelo Savarese e Michelangelo Pistoletto.
Mercoledì 15 maggio, in occasione dell'apertura della fiera, anche l'arte avrà un ruolo primario: è in programma la performance/opera La bandiera del mondo 1+1=3 di Michelangelo Pistoletto e Angelo Savarese, che vedrà protagonisti anche i visitatori. I due artisti saranno presenti per illustrare le peculiarità dell'installazione, composta da 196 tele, in rappresentanza delle bandiere di altrettante nazioni; queste, che mettono il luce il concetto di unità ‘riflettendolo’ nella diversità, sono unite fino a creare una rappresentazione del Terzo Paradiso. Come scritto in un nostro precedente articolo, si uniscono così espressioni d’arte per trasmettere un messaggio comune: amare le differenze e concretizzare, attraverso l’arte, il principio trinamico citato nel titolo del lavoro, ovvero 1+1=3.