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Educazione, lavoro, formazione: a Cittadellarte tre giorni per il futuro dell'Europa
Dal 23 al 25 maggio, negli spazi della Fondazione Pistoletto, si è tenuta “Next Generation, Please!”, una tre giorni tesa a implementare la rete di relazioni tra i protagonisti già attivi nella costruzione di proposte virtuose e trasformative nel mondo dell’educazione, della formazione e del lavoro. Scopriamo tutti i dettagli.
Arte e società



Il secondo workshop è stato curato da Marco Liberatore (gruppo Ippolita) con il contributo di Francesco Monico (Accademia Unidee): in questo laboratorio, i partecipanti, invitati dai coordinatori, si sono interrogati sulle potenzialità e i limiti delle nuove tecnologie, mettendone in luce l'utilizzo nella quotidianità in un viaggio tra tecnica e tecnologia. Il terzo, infine, è stato ‘orchestrato’ da Juan Sandoval (direttore Ufficio Arte di Cittadellarte) e Ruggero Poi (Ufficio Ambienti di Apprendimento e Scuole Cittadellarte). Il workshop in questione verteva sul tema del territorio, della mappatura e della comprensione di modelli di scuole definite alternative (o, contestualizzando, contemporanee). "Il gruppo - ha spiegato Ruggero - ha lavorato sul futuro della scuola, indagando sulla sua organizzazione e sull'ambito educativo. Per definire e condividere valori, abbiamo anche giocato a (D)estructura”.


I tre gruppi non si sono limitati a esplicare al microfono quanto emerso da ciascun tavolo, ma hanno realizzato delle tele nelle quali, con una creatività indivuale e collettiva, hanno preso vita i contenuti dei laboratori. Le canvas, infatti, hanno dato voce e colore ai topic dei workshop: “Biglietto sola andata destinazione Terra”, “Il limite della tecnologia è il limite dell'uomo”, “Tutti giù per la Terra” sono stati alcuni degli evocativi slogan - corredati da evocative illustrazioni - dei cartelloni realizzati. Sì, perché di cartelloni si tratta, in riferimento alle manifestazioni pro-ambiente dei FridaysForFuture, in un'ispirazione ai movimenti di protesta che passa dalla manifestazione all'azione manifesta: alla fase creativa è infatti seguita quella performativa, con i partecipanti che hanno composto un Terzo Paradiso ‘umano’ alzando, ognuno, i cartelloni realizzati. Per questa e per tutte le attività in programma, una delle chiavi nello svolgimento dei lavori e nei relativi contenuti del programma è stata l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite: una relazione con gli SDGs ‘sugellata’ anche da ASVIS, che ha inserito l’evento nel programma di iniziative del Festival per lo Sviluppo Sostenibile 2019.


Il programma di Next Generation Please!, inoltre, si è arricchito con altri appuntamenti collaterali, che hanno dato nuova linfa e spunti per i tavoli di lavoro. Giovedì, in apertura, si è tenuta la presentazione del Manuale Metodologico Inside – Outside realizzato dal gruppo di lavoro Next Generation, Please!*, che ha visto intervenire Ruggero Poi e Marco Cagnolati (European Projects Network). Nel pomeriggio dello stesso giorno, presso la sede permanente del Terzo Paradiso, è andato in scena uno show musicale degli studenti della Scuola Secondaria di I grado ‘D. Alighieri’ di Opera (MI), che hanno dedicato la performance a Michelangelo Pistoletto. L'artista biellese, in serata, è anche stato uno dei protagonisti del talk intitolato Il futuro dell’educazione e il futuro del lavoro in Europa, che ha visto intervenire Ugo Mattei (Hastings College of the Law dell’Università della California), Andrea Nanetti, Paolo Naldini (direttore di Cittadellarte) e Francesco Monico (Accademia UNIDEE – Cittadellarte), che ha moderato l'incontro. Il giorno seguente, infine, si è tenuta la première del film The Human Tools* di Nico Angiuli, un’opera che ha come obiettivo quello di innestare una riflessione sul tema dell’umanizzazione delle macchine ‘umanoidi’ analizzando la de-umanizzazione dell’essere umano. Nel corso di un confronto a due, Angiuli ha dialogato con Naldini, svelando anedotti e contenuti del film, poi proiettato a partire dalle 19.


*Cittadellarte ha collaborato attivamente nello sviluppo del progetto Next Generation, Please!, programma educativo condiviso con importanti centri culturali europei (come il Centre Pompidou di Parigi e il Palais des Beaux-Arts BOZAR di Bruxelles), con insegnanti, artisti e studenti di due scuole superiori francesi e belghe, sostenuto dal contributo dell’Unione Europea (maggiori informazioni).

