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Coronavirus, l'emergenza colpisce il Terzo Settore: "Aiutateci ad aiutare"
La crisi sanitaria attorno al COVID-19, che sta mettendo in ginocchio l'Italia e il mondo intero, coinvolge anche il Terzo Settore, attualmente a serio rischio. Il mondo del non profit e del volontariato italiano lancia l'allarme, denunciando una serie difficoltà operative, come quelle relative alla mobilità dei volontari impegnati ad aiutare i cittadini più fragili.
Arte e società
Per il resto, sono garantiti i trasporti pubblici sulla base delle direttive di ogni regione, mentre bar, pub, e ristoranti saranno costretti a chiudere, anche se è ammesso il servizio a domicilio. “L’effetto di questo nostro grande sforzo – ha affermato il premier – lo vedremo solo tra un paio di settimane. Non nei prossimi giorni”. Assistere a quella diretta Facebook ha fatto tornare in mente film fantascientifici, in cui il capo di stato di turno rassicura la popolazione di fronte a un'imminente catastrofe. Dal divano o dal cinema, assistere a queste storie apocalittiche con tranquillo distacco ha sempre fatto sorridere, tanto è uno scenario distopico. E invece no. È realtà! Stiamo vivendo un incubo. L’OMS, come a ufficializzare l'emergenza, ha dichiarato la pandemia per il Coronavirus. Cosa significa? Ci si riferisce al fatto che il virus è ormai diffuso in gran parte del pianeta, in zone molto più vaste e diffuse rispetto a quelle solitamente interessate da una ‘semplice’ epidemia, che solitamente è limitata ad aree specifiche. Ma come nelle notti peggiori, ci si può risvegliare.
In questa oscurità, sono numerosi gli eroi moderni che stanno facendo luce nel buio: medici, infermieri, personale sanitario in generale. Ma non solo loro, forse è passato sottotraccia il Terzo Settore: “Riceviamo molte segnalazioni – ha affermato Claudia Fiaschi, portavoce del Forum del Terzo settore riferendosi ai contatti con numerose associazioni di quest'ambito – da quelle legate alla difficoltà di mobilità dei volontari impegnati in opera di aiuto ai cittadini più fragili, chiusure e lavoratori messi a riposo forzato a causa del blocco dei servizi e dei pagamenti conseguenti, irreperibilità sul mercato dei dispositivi di protezione indispensabili per garantire in sicurezza la continuità del servizio e degli aiuti alla popolazione”.
Per garantire assistenza e aiuti concreti alla popolazione, è prioritario mettere in sicurezza la tenuta economica degli enti e la continuità di reddito degli operatori. “Aiutateci ad aiutare”: è questo l'accorato appello di Fiaschi, che sottolinea come tutto il sistema del welfare nazionale si basi su due pilastri, ossia il pubblico e l’energia sussidiaria del Terzo Settore. Ma cosa accade se quest'ultima viene meno? “È indispensabile e urgente - ha affermato - mettere in sicurezza e continuità l’opera di milioni di volontari, operatori e organizzazioni del Terzo settore Italiano”. La situazione è allarmante e i numeri lo confermano: l’ultimo report citato dalla portavoce - solo nelle ex zone rosse - censiva circa 95mila enti e oltre 300mila lavoratori e un milione di volontari, cioè il 40% di tutto il Terzo Settore italiano... già fermo. “Ora che le misure di contenimento decise dal Governo sono state estese a tutto il territorio nazionale - ha argomentato - la situazione è destinata rapidamente a peggiorare”. La soluzione per far fronte a questa criticità potrebbe esserci, come paventato dalla stessa Fiaschi. Come intervenire? “Le misure di sostegno al reddito e gli ammortizzatori sociali devono essere estesi anche ai nostri lavoratori a partire da una cassa integrazione flessibile. Devono essere estesi al Terzo settore anche altri provvedimenti: gli interventi di sostegno alle attività, la sospensione di scadenze fiscali contributive e per i mutui”.
Sui social si rincorrono messaggi di speranza, la classe politica asserisce che la fine di questa emergenza non è utopia, ognuno nella propria sfera sociale ha percezioni differenti. Chi vi sta scrivendo, sinceramente, non ha certezze. Su un fatto non vi sono dubbi: vanno ascoltati gli addetti ai lavori, i professionisti, i ricercatori, i medici, tutti coloro che stanno mettendo la propria vita a dura prova per salvarne altre. La luce, così, potrà prevalere sul buio. E quando si tornerà alla vita, anche le piccole cose avranno un altro sapore.