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Commercio, vendite record all'estero di ortofrutta Made in Italy
Coldiretti, in occasione della nascita della prima Consulta ortofrutticola a livello nazionale, ha annunciato che le vendite a livello globale di frutta e verdura della nostra penisola sono cresciute - come mai prima d'ora - dell'8%. Al contempo, però, il maltempo e l'eccessivo freddo delle ultime settimane stanno colpendo e danneggiando le coltivazioni invernali.
Arte e società
“Su questo scenario - ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini - pesa il deficit logistico italiano per la carenza o la totale assenza di infrastrutture per il trasporto merci che costa al nostro Paese oltre 13 miliardi di euro con un gap che penalizza il sistema economico nazionale rispetto agli altri Paesi dell’Unione Europea”. Prandini ha inoltre sottolineato l’importanza di cogliere l’opportunità del PNRR per modernizzare la logistica nazionale “potenziando i traffici di prodotti ortofrutticoli e agroalimentari - ha aggiunto - con la creazione di un sistema fortemente interconnesso tra le aree produttive e la rete infrastrutturale nazionale ed europea per massimizzare la capacità logistica a servizio del Made in Italy”. Va tenuto conto, inoltre, che il maltempo sta mettendo a rischio proprio i patrimoni naturali della nostra penisola, tra verdure e ortaggi coltivati in pieno campo: “L’arrivo del grande freddo – ha specificato la Coldiretti in una nota – colpisce le coltivazioni invernali in campo come cavoli, verze, cicorie, e broccoli. Questi ultimi reggono anche temperature di qualche grado sotto lo zero ma se la colonnina di mercurio scende repentinamente o se le gelate sono troppo lunghe si verificano danni”. Questo non è l'unico all'allarme lanciato dall'associazione: “A preoccupare – viene sottolineato – è anche il balzo dei costi per il riscaldamento delle serre per la coltivazione di ortaggi e fiori che risente dell’impennata dei prezzi dei beni energetici. L’aumento record dei costi energetici, infatti, spegne le serre e mette a rischio il futuro di alcune delle produzioni più tipiche del florovivaismo come tra gli altri il ciclamino, il lilium o il ranuncolo, con il caro bollette che ha un doppio effetto negativo perché riduce il potere di acquisto dei cittadini e delle famiglie, ma aumenta anche i costi delle imprese particolarmente rilevanti per l’agroalimentare con l’arrivo del freddo e dell’inverno. Il costo dell’energia – conclude la Coldiretti – si riflette infatti in tutta la filiera agroalimentare e riguarda sia le attività agricole ma anche la trasformazione, la distribuzione ed i trasporti”.