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Cavallucci marini, specie a rischio: in Cina venduti come afrodisiaci
Secondo i dati dell'Unione mondiale per la conservazione della natura, dodici specie di ippocampi risultano a rischio di estinzione. La criticità riguarda da vicino lo stato dell'Asia orientale, dove - senza fondamenti scientifici - si ritiene che questi animali possano curare l'impotenza. Scopriamo nel dettaglio la situazione.
Arte e società
Si tratta di un'emergenza globale che non riguarda solo lo stato asiatico: secondo l’Unione Mondiale per la conservazione della natura (IUCN), il 15% dei Syngnathidae, ovvero la famiglia che comprende cavallucci marini, pesce ago e pesce trombetta, si classifica come specie ‘quasi minacciata’ e, negli ultimi decenni, la popolazione di due specie (‘Hippocampus guttulatus’ e ‘Hippocampus hippocampus’) è drasticamente calata del 20-30%. Questi pesci, inoltre, devono far fronte anche ad altri processi che minano alle loro vite, come la pesca intensiva, l'inquinamento, le catture accidentali e lo ‘sviluppo’ costiero con il conseguente degrato degli habitat naturali.
“Questi numeri - afferma il direttore del programma di conservazione del WWF Italia, Isabella Pratesi - sono assurdi e dimostrano come siano necessarie adeguate e tempestive misure di conservazione. Il WWF lavora da tempo per la salvaguardia di questi animali sia attraverso il ‘Programma Traffic’, che tristemente deve occuparsi anche di questi straordinari organismi massacrati dal commercio illegale, sia proteggendo gli habitat marini, che oggi sono sempre più a rischio a causa dei cambiamenti climatici, sia del terribile inquinamento da plastiche che sta invadendo i nostri mari. Ma dobbiamo e possiamo ancora fare molto per proteggere questa specie”.