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Biodiversità, il cambiamento climatico mette a rischio gli impollinatori selvatici
Le misure adottate finora dall'UE, secondo nuova relazione della Corte dei conti europea, non sarebbero sufficienti a garantire la protezione di specie come bombi, coleotteri, vespe e farfalle. Il WWF, anche per far fronte a questa criticità, ha lanciato il progetto “Diamo una casa alle api" per sostenere la salvaguardia di questi animali.
Arte e società
Le cause sarebbero da ricondurre a molteplici fattori, come la gestione intensiva dell'agricoltura, l'uso di pesticidi, il cambiamento climatico, l'inquinamento ambientale e le specie esotiche invasive. La Corte ha constatato che, nel complesso, la Commissione Europea non ha adottato un approccio coerente nella protezione degli impollinatori selvatici nell’UE, rilevando lacune nelle principali politiche volte a far fronte alle maggiori minacce per gli impollinatori selvatici. Il risultato? L’iniziativa a favore di queste specie"non dispone degli strumenti e dei meccanismi necessari ad ovviare a tali carenze".
La Corte dei conti ha così suggerito alla Commissione Europea di agire per porre rimedio alla criticità, a partire da tre macro azioni: valutare la necessità di predisporre misure specifiche per gli impollinatori selvatici
nelle azioni e nelle misure di follow-up relative alla strategia dell’UE sulla biodiversità fino al 2030; integrare meglio azioni volte a proteggere gli impollinatori selvatici negli strumenti strategici dell’UE inerenti alla conservazione della biodiversità e all’agricoltura; migliorare la protezione degli impollinatori selvatici nel processo di valutazione dei rischi legati ai pesticidi.
Anche se le prospettive non sono rosee, non mancano le buone pratiche. WWF e Intesa Sanpaolo hanno avviato una iniziativa in sinergia tesa ad aiutare l’ambiente: il progetto Diamo una casa alle api. Quest'ultimo è nato per sostenere la salvaguardia degli impollinatori e il relativo lavoro di supporto del WWF; un'idea virtuosa a cui chiunque può dare il proprio supporto economico attraverso la piattaforma di crowdfunding For Funding*. Intesa Sanpaolo, inoltre, contribuirà in prima persona al progetto con una donazione per ogni mutuo Green e per ogni prestito Green erogato.
L'obbiettivo delle due realtà, anche sulla base del sostegno ricevuto, è quello di realizzare almeno 20 Oasi WWF, che diverranno aree per l’alimentazione degli impollinatori attraverso la semina di piante nettarifere. Nello specifico, in spazi dedicati, verranno collocati orti, parchi urbani e ‘Oasi delle Case delle Api’ o ‘Bee Hotel’ (rifugi specifici per api e altri insetti per favorire la nidificazione). Non solo: il progetto prevede il posizionamento di alcune ‘camere’ adibite a misurare le abitudini delle api e la manutenzione periodica delle aree affinché possano essere sempre accoglienti per gli impollinatori e visitabili dagli ospiti delle oasi.