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"BiodiverCities by 2030": come la natura può aiutare economicamente le città
Secondo lo studio del "World Economic Forum" investire nella natura può rivelarsi positivo anche per le città metropolitane. L’indagine mostra infatti modalità per rendere le realtà urbane più vivibili ed individua un processo capace di creare 117milioni di posti di lavoro in tutto il mondo, oltre che 3trilioni di dollari di opportunità commerciali entro il 2030.
Arte e società
Per rimediare e ovviare al problema il World Economic Forum ha individuato un serie di strategie e, un esempio, sono gli investimenti di ‘natural based solutions’, che applicati alle infrastrutture sono in grado di generare vantaggi economici e sociali. Infatti, con una spesa di 583 miliardi di dollari di interventi è possibile migliorare la qualità della natura, creare città più confortevoli e vivibili in modo da generare 59 milioni di posti di lavoro in tutte le città del mondo entro il 2030. L’investimento, però, non sarebbe solo vantaggioso in termini economici (perché le costruzioni sostenibili sono meno costose), ma anche per la natura; il natural based solutions è infatti capace di alleviare gli effetti delle ondate di calore e delle inondazioni generando così benefici in termini naturali. Lo studio aggiunge inoltre degli step attraverso i quali è possibile realizzare entro il 2030 delle città meno impattanti, però questo richiede dei cambiamenti nei modelli di sviluppo urbano ed il contributo della società. È infatti necessaria una collaborazione fra leader pubblici e privati ed un approccio sistemico alla governance urbana. Le città devono quindi inserire la natura nei processi decisionali, preservando così gli habitat naturali intorno alla metropoli, riqualificando zone e terreni degradati e creando nuove infrastrutture. È perciò chiaro, secondo questo studio, che gli investimenti nelle zone urbane devono rendere la natura appetibile anche agli occhi dei mercati finanziari.