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Bambini a contatto con la natura: tutti gli effetti benefici in 10 punti
Il WWF ha stilato i dieci fattori che vengono migliorati o sviluppati nei bambini che trascorrono più tempo nel "verde". La natura ha effettivi positivi, ad esempio, per la socialità, l'empatia, l'intelligenza, l'attenzione e la creatività tra le giovani generazioni.
Arte e società
I 10 punti
Gli effetti benefici della natura sono molteplici e fondamentali nella crescita di un bambino: il WWF, raccogliendo le evidenze scientifiche e pedagogiche più recenti, ha elencato in una nota i 10 fattori che vengono migliorati o sviluppati dal contatto con il verde.
La prima parola chiave di questa lista è benessere: secondo la maggiore associazione ambientalista italiana frequentare aree verdi influisce positivamente sulla mente, sull'autodisciplina e riduce comportamenti depressivi. La seconda è prevenzione: "Una maggiore disponibilità di spazi verdi pubblici favorisce l'attività fisica quotidiana necessaria a sviluppare armoniosamente l'apparato musico-scheletrico, a prevenire malattie cardiorespiratorie, metaboliche e tumorali”. La terza è socialità, in quanto il contatto con la natura favorisce l'interazione tra le persone, aiuta a contenere lo stress e aumenta l'autostima. La quarta è intelligenza, perché in un bambino che cresce in un ambiente urbano ricco di verde viene rafforzato il quoziente intellettivo (tutti i dettagli uno studio effettuato su un campione di bambini in Belgio e pubblicato nell’agosto di quest’anno su Plos Medicine). La quinta e la sesta parole chiave sono concentrazione e attenzione: “La ricerca medica - così il WWF - ha indicato nelle 'dosi naturali' uno strumento sicuro nella gestione dei sintomi dell'ADHD (disturbo da deficit di attenzione e iperattività). I bambini che vivono in prossimità di aree verdi, inoltre, hanno sviluppate le aree celebrali implicate nella memoria di lavoro e nel mantenimento dell'attenzione”. Il contatto con la natura favorisce nei bambini anche l'empatia e la creatività (settimo e ottavo punto), agendo anche come anti-stress (nono fattore). L'ultimo termine chiave è comunità: vivere in ambienti più verdi rafforza il 'senso' di luogo di appartenenza al proprio contesto sociale .
Voce ai bambini, il riscontro
Le parole dei più piccoli hanno confermato i contenuti dello studio: in un report pubblicato dal Wildlifetrusts sulla relazione “Bambini e Natura”, è stato dimostrato che il 90% dei giovanissimi oggetto di studio, dopo aver trascorso il loro tempo in ambiente naturale, ha riferito di aver imparato qualcosa di nuovo sul mondo naturale, l'84% ritiene di essere capace di cose nuove quando ci prova, il 79% pensa che l'esperienza possa aiutare il proprio lavoro scolastico, il 79% si è sentito più sicuro di sé. Sono stati evidenziati anche miglioramenti nel rapporto con gli insegnanti e con i compagni di classe. “Tutti questi elementi - ha concluso il WWF - devono spingere i decisori politici e chi ha il compito di pianificare le aree urbane, a considerare con maggiore attenzione la relazione con la natura nell’infanzia per creare un ambiente ottimale per i più piccoli in grado di sviluppare pienamente tutte le loro potenzialità”.