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Associazione TANA, dopo la frana al via una campagna di crowdfunding
Dopo gli ingenti danni alla realtà artistica e ambientale causati dalle intemperie della notte tra il 10 e l'11 febbraio, i fondatori dell'associazione Marco Papa e Tiziana De Tora hanno avviato una raccolta fondi mirata a supportare gli interventi di ricostruzione. "Sostenendo il TANA - hanno affermato - supporterete i lavori di messa in sicurezza e la ricostruzione delle strutture danneggiate. Non solo: ci darete una mano a riprendere quanto prima anche tutti i progetti culturali e di tutela ambientale programmati che ora abbiamo dovuto sospendere".
Arte e società




Marco e Tiziana si sono poi rivolti a un geologo per avere una consulenza e sono stati stimati i danni subiti. Non solo: hanno valutato i lavori più urgenti e necessari alla messa in sicurezza del pendio, del muro di cinta, della casa e dell'officina/laboratorio. Gli interventi necessari per una ‘rinascita’ dell'associazione sono numerosi e hanno costi non indifferenti e i due fondatori del TANA, in quest'ottica, hanno avviato una campagna di crowdfunding che potrà aiutarli a effettuare i lavori di messa in sicurezza, la ricostruzione delle strutture danneggiate, e a riprendere anche tutti i progetti culturali e di tutela ambientale che sono stati momentaneamente sospesi.



Nella pagina della raccolta fondi, sono inoltre state definite le tre fasi dei lavori. La prima, che ha un costo stimato di 10mila euro, prevede la rimozione di tutto il terreno caduto, dei tronchi e dei detriti, con la protezione delle strutture e del muro di cinta - in previsione di ulteriori piogge - rimuovendo tutto il terreno, le grosse pietre, i tronchi e i detriti caduti. La seconda - 30mila euro - consiste nella messa in sicurezza del pendio franato, nella regimazione delle acque superficiali e nella palificazione dei terrazzamenti. “Su perizia geologica - hanno spiegato - è fondamentale mettere in sicurezza con urgenza il pendio franato, attraverso una geo-rete ancorata mediante chiodature nel terreno. Inoltre, per prevenire il dissesto idrogeologico futuro, è fondamentale la regimazione delle acque superficiali , mediante lavori di canalizzazione a monte della collina che sovrasta la casa. Successivamente è necessaria la ricostruzione dei terrazzamenti, tramite un sistema di ancoraggio al suolo con l’introduzione di barre metalliche, palificazioni di legno e semina/piantumazione di alberi e arbusti autoctoni che sostengano le terrazze naturali del pendio”. La terza e ultima fase sarà mirata all'impermeabilizzazione dei tetti - colpiti dai tronchi crollati - e ai contrafforti del muro perimetrale che ha subito dissesti durante la frana.
Il percorso per la rinascita del TANA è lungo e complesso, ma le avversità si potranno superare più agevolmente se si tende la mano verso Marco e Tiziana. Ogni contributo può fare la differenza: per effettuare una donazione clicca qui.