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"Art night", Michelangelo Pistoletto tra i protagonisti del documentario di Rai 5
Il 29 novembre è andato in onda uno speciale televisivo in prima visione che ha proposto una riflessione sul rapporto tra arte e natura attraverso le testimonianze di una serie di protagonisti di questo ambito. Anche il maestro biellese è stato intervistato: ecco il suo punto di vista.
Arte e società
“Fin dal principio - ha argomentato l'artista - il mio progetto è stato quello di unire l'arte a tutti gli ambiti della vita sociale. Il Terzo Paradiso, un simbolo realizzato ormai 20 anni che nasce dal simbolo matematico dell'infinito, mette in relazione natura e artificio”. Un incontro tra i due cerchi, che, se armonioso, può originare il terzo cerchio, quello dell'equilibrio tra gli opposti. È anche in quest'ottica che Pistoletto affronta un termine chiave in tutta la sua ricerca e produzione artistica: “Ormai - ha specificato - abbiamo una parola d'ordine comune: sostenibilità.
Quest'ultima vuol dire guardare la natura e far sì che scienza e tecnologia possano ricucire il rapporto con essa, come io ho fatto con la Mela Reintegrata. È necessario pensare che la sostenibilità è anche culturale, politica ed economica, in tutti i sensi. Bisogna, però, che tutti questi elementi guardino alla sostenibilità naturale come elemento guida”.
Il maestro biellese conclude il suo intervento riagganciandosi al simbolo trinamico per delineare una prospettiva sociale: “Abbiamo il numero uno da una parte, un altro numero uno dall'altra: questa dualità, insieme, dà vita a un terzo elemento che non c'era. Quindi diventiamo tutti creativi e creatori se riusciamo a connetterci, producendo qualcosa che per noi funziona. Due a due, quattro a quattro, otto a otto... così possiamo creare una società di persone che producono veramente una comune visione e partecipazione”.