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Allarme siccità, il fiume Po raggiunge i livelli idrometrici dell'estate
A gennaio e febbraio, in tutta la nostra penisola, le precipitazioni sono state ridotte e le temperature sensibilmente in aumento. La conseguenza? Il livello idrometrico del Po è bassissimo e ha raggiunto quantità solitamente registrate nei mesi di agosto. Non solo: è emergenza anche in altre regioni dello stivale.
Arte e società
Nel centro sud la situazione non è più rosea, anzi: l’allarme siccità è stato registrato in Puglia (disponibilità idrica dimezzata rispetto allo scorso anno), in Umbria (75% di pioggia in meno rispetto allo scorso anno prendendo come riferimento gennaio), Basilicata (mancano circa due terzi delle risorse idriche rispetto all'anno passato) e in basso Molise (i terreni secchi seminati rischiano di non far germogliare le piante).
Allarme anche nelle isole: in Sardegna il Consorzio di Bonifica di Oristano ha predisposto l’attivazione degli impianti per l’irrigazione per garantire acqua ai distretti colpiti da siccità, in molte aree della Sicilia i campi sono aridi. Il quadro non è confortante, l'Italia deve far fronte al caldo anomalo ed è in ginocchio, non solo a livello agricolo ed economico, ma anche e soprattutto ambientale.
“L’eccezionalità degli eventi atmosferici – ha specificato Coldiretti in una nota stampa – è ormai diventata la norma anche nel nostro paese, tanto che siamo di fronte ad una evidente tendenza alla tropicalizzazione in Italia dove il 2019 è stato il quarto anno più caldo per la nostra penisola dopo i record di 2014, 2015 e 2018, secondo le elaborazioni su dati Isac/Cnr che effettua le rilevazioni dal 1800. L’andamento anomalo di questo inverno conferma dunque i cambiamenti climatici in atto che si manifestano con la più elevata frequenza di eventi estremi e sfasamenti stagionali, che sconvolgono i normali cicli colturali ed impattano sul calendario di raccolta e sulle disponibilità dei prodotti che i consumatori mettono nel carrello della spesa”.