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“10 tavoli per 100 panchine”, dialogo con Cecilia Pecorelli tra cultura e arte
Nell'ambito dell'iniziativa "100 panchine per Roma", il coordinatore degli ambasciatori Rebirth/Terzo Paradiso Francesco Saverio Teruzzi propone una serie di video-confronti sulla scia dei temi trattati dal Rebirth Forum Roma. La settima intervista vede come protagonista Cecilia Pecorelli, direttrice di Galleria Continua Roma. "Valorizzare e conservare il patrimonio culturale - ha affermato - significa contribuire alla creazione di un'identità collettiva".
Arte e società
Perché investire in cultura?
Perché vuol dire investire nel futuro. Valorizzare e conservare il patrimonio culturale significa contribuire alla creazione di un'identità collettiva. Abbiamo in Italia uno dei più importanti patrimoni culturali e artistici, e quindi penso che sia un obbligo e un dovere per ognuno di noi conservarlo, tutelarlo e soprattutto valorizzarlo.
Quale sarà il ruolo dell'arte nelle città del 2030?
Come hanno detto i capi di Galleria Continua - per cui lavoro - adesso ci troviamo su una nave in mezzo a una tempesta e stiamo provando ad uscirne. Penso che l'arte sia una delle scialuppe di salvataggio che abbiamo e che dobbiamo sfruttare. L'avvicinarsi alla comunità è una delle diverse dimensioni che ho già visto quest'anno in molti lavori degli artisti che si stanno molto più discostando da quella che è l'idea avanguardistica di rottura con i canoni per avvicinarsi invece ad un mondo al di fuori dell'arte ufficiale. Penso che ora sia importante per loro creare delle azioni su dei territori per coinvolgere la vita reale delle persone.
Una definizione per Roma e tre parole sul suo futuro.
Definire Roma è un'impresa. Roma è un grande museo, è un salotto che va attraversato in punta di piedi. Roma è stata una delle prime città occidentali ad aprirsi a diverse etnie. Oggi un vento ruffiano, che può essere il Ponentino, ha bloccato e impedito a molti Romani multiculturali come quelli di ieri di essere al passo coi tempi internazionali. Penso che sia arrivato il momento di far cambiare questo vento. Uno degli obiettivi importanti per questa città è guardarsi dentro e cercare una sinergia tra diverse realtà che abitano la capitale.
Le tre parole per guardare al futuro di Roma sono quindi sinergia, intercultura e apertura.